Non commettiamo nessun tipo di errore se diciamo che tutte le discipline sportive di combattimento, oggi raggruppate insieme con la definizione di MMA (Mixed Martial Arts), sono sempre più seguite, e questo fenomeno esiste non solo a livello televisivo o dal vivo, ma anche a livello pratico; sono infatti tantissime le persone che oggi praticano sports di combattimento, ed è anche molto vasta la scelta della disciplina che si vuole seguire, e forse è proprio questo uno dei motivi per cui si è preferito raggrupparle sotto un unico nome.
Muay thai, Judo, Lotta libera, Pugilato, Kick boxing, Jujitsu, ed altre nuove discipline che vanno poco a poco diffondendosi sempre più, hanno quasi monopolizzato palestre e centri sportivi dove si allenano centinaia di giovani che, grazie anche alla grande campagna pubblicitaria che questi sports continuano a fare specialmente sulle pay-tv, si contano sempre più numerosi tra i seguaci di questi particolari e violenti tipi di sports.
Nascita e sviluppo di questa durissima disciplina sportiva
Le Arti Marziali Miste (MMA) affondano le loro radici storiche nell’antica Grecia, quando furono introdotte per la prima volta nei giochi olimpici del 648 a.C.; a quei tempi questo tipo di sport basato su combattimenti veniva chiamato ‘il gioco del Pancrazio’ (dal greco pan=tutto e kràtos=potere, forza), ed era un misto di pugilato e lotta libera che dava inoltre ai due combattenti la possibilità di utilizzare qualsiasi tipo di tecnica, senza alcun tipo di esclusione.
Nel 393 a.C. l’Imperatore Romano Teodosio il Grande abolì il gioco del Pancrazio insieme con tutti i tipi di festività pagane come giochi circensi ed olimpici e da allora, escludendo qualche piccola traccia di lotte sportive in era bizantina, non si sono più trovate tracce di sports da combattimento fino al secolo XIX, quando alcuni coloni inglesi stabilitisi nel Nordamerica lanciarono la moda del rough and thumble, ovvero scontri duri e senza regole.
Le arti marziali miste gestite dalla UFC
Facendo un gran bel salto fino a quelli che sono invece i nostri giorni, dobbiamo prendere atto che tutto quello che è arte marziale e sport da combattimento viene già dal 1993 gestito e regolamentato dalla UFC (Ultimate Fighting Championship), la più potente organizzazione statunitense nel campo delle Arti Marziali Miste (MMA).
I primi combattimenti del circuito UFC seguivano in un certo senso la falsariga del ‘vale tudo’ brasiliano, in cui erano ammessi tutti i tipi di colpi più duri come ginocchiate, gomitate, ed addirittura testate; per questo motivo le prime trasmissioni televisive di tali sports così violenti furono ridotte ad un solo canale in pay per view, limitandone appunto la visibilità per paura che si potesse diffondere un messaggio violento al mondo intero. In seguito fu l’organizzazione stessa ad inserire alcune regole fondamentali, tra cui l’abolizione della ‘testata’ e dei calci in faccia se l’avversario si trova a terra, per riacquistare quei consensi che invece aveva perso a causa della eccessiva crudeltà dei combattimenti che proponeva.
Come si combatte in un ottagono UFC
Oggi i combattimenti di Arti Marziali Miste si possono vedere in chiaro, ovvero senza il bisogno di dover sottoscrivere alcun tipo di abbonamento a pay per wiew, anche se questo discorso vale soltanto per alcuni paesi europei e non per tutti. Verso le 22,00/22,30 della notte molti appassionati seguono accanitamente gli sviluppi dei combattimenti che la UFC organizza categoria per categoria a seconda del peso degli atleti, e sono inclusi nel pacchetto anche combattimenti tra donne.
Ci si affronta in un ottagono ben delimitato da recinzione e barriere protettive in gommapiuma, e c’è un solo arbitro all’interno della ‘gabbia’; sono ammessi tutti i tipi di colpi ad eccezione delle testate e dei calci al volto quando l’avversario non è in posizione eretta, ed i combattimenti durano generalmente 3 o 5 rounds, a seconda della categoria di peso all’interno della quale essi sono inseriti. A parte ciò, nessun’altro tipo di limitazione.
UFC oggi: i più forti lottatori del momento
Come già accennato, i combattimenti di MMA gestiti dalla UFC si organizzano tenendo conto delle varie categorie di peso alle quali appartengono i lottatori e che ricordano grosso modo quelle del pugilato; partendo dall’alto verso il basso in ordine di peso troviamo: i pesi massimi, categoria dove oggi domina incontrastato lo statunitense di origini croate Stipe Miocic, i medio-massimi, dove Jon Jones non si lascia avvicinare proprio da nessuno, i pesi medi, categoria in cui è leader l’elegantissimo nigeriano Israel Adesanya, i welter comandati da Kamaru Usman, ed ancora i pesi leggeri, piuma, gallo e mosca.
Anche i combattimenti tra donne sono seguitissimi oggi, e ci sono le stesse due o tre atlete al comando delle varie categorie: la brasiliana Amanda Nunes è attualmente campionessa in carica dei pesi gallo e piuma, mentre è la cinese Weili Zhang a dettare legge nella categoria dei pesi massimi.